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Salve a tutti, mi presento. Mi chiamo Gianluca Lo Cicero, sono nato a Catania ma sono cresciuto ad Adrano, un grosso paese sito ai piedi dell’Etna, nella provincia  interna catanese.

Da bambino frequentando la parrocchia del mio paese nella preparazione ai sacramenti cristiani ho iniziato a raccogliere, un po per ricordo ed un po per una innata predisposizione, i santini che via via capitavano tra le mie mani, ma la mia vera passione per il collezionismo dei santini nasce nel periodo a cavallo tra i due secoli o meglio tra i due millenni.

All’inizio, come tutti i collezionisti, ho raccolto i santini nelle feste religiose di paese, in cui venivano distribuiti previo offerta in denaro. In poco tempo ho iniziato ad avere un piccolo quantitativo (poche decine) di santini che custodivo gelosamente nel mio comodino. Nelle poche volte in cui mi capitava di andare nei paesi della provincia Etnea mi rendevo conto che esistevano festività diverse, legati a culti diversi e soprattutto a figure di santità diverse. Da questo ho dedotto che esistevano altri santini che descrivevano uno stesso avvenimento ed una stessa devozione. Essi, poco a poco, diventavano piccoli documenti, piccole pagine di storia devozionale popolare.

Complice la mia curiosità verso tutto ciò che è storia, tradizione, arte, e soprattutto complici le biblioteche e gli archivi parrocchiali a cui mi era permesso accedere, mi si è aperto un mondo.

Il primo approccio serio con i santini è stata la conoscenza delle cromolitografie fustellate dei primi anni del XX secolo che avevo raccolto in una discreta quantità, e già credevo di avere dei pezzi importanti ed antichi.

Continuando a spulciare ed a “scavare” negli archivi, un breviario è stato per me fatale e come Howard Carter davanti alla tomba di Tutankhamon, al suo interno ho strabuzzato gli occhi davanti ai canivet meccanici, comunemente chiamati merlettati o santini di pizzo, la cui bellezza ancora oggi mi affascina con la minuziosità e la preziosità dei suoi intagli e che costituisce il settore più nutrito della mia collezione.

Ma alla fine mi sono inchinato davanti al fascino ed alla bellezza unica dei Canivet o dei manufatti che ancora oggi e per sempre attireranno il mio interesse per la loro unicità e la maestria dei loro anonimi creatori che con un coltellino e tanta, tantissima pazienza, hanno creato degli autentici capolavori di arte devozionale.

Con questo sito voglio parlarvi del Santino e la sua evoluzione attraverso i secoli ed al contempo presentarvi la mia collezione, frutto di anni di sacrifici e di passione.

Voglio anche ringraziare il mio amico e progettista informatico Andrea Caruso, che è stato fondamentale per la creazione del sito.

Buona Visione.

Gianluca Lo Cicero